Essere convincenti quando si vince è facile, tuttavia è quando non si vince che ciò che si dice dovrebbe essere convincente e ciò che andava detto era già stato detto in pista: e male. Riesce difficile pensare che nessuno tra il fior fiore di tecnici che abbiamo a disposizione si sia accorto che Tortu che un tempo correva verso il traguardo, ora al traguardo c’arriva con falcate che non sono nemmeno la metà di quelle di Tokyo.
Mica se ne fa una colpa a Tortu, ragazzone che parla troppo fuori dalla pista e troppo poco in pista, ma che ci sia da rivedere qualcosa in questa atletica di campionissimi che quasi certamente non ha capito che i Campionati Europei e le Olimpiadi non sono la stessa cosa, pare evidente. Con tutta la simpatia che si prova per questi ragazzoni (che si ha anche il diritto eventuale di non provare).
(9 agosto 2024)
©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata